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Sicurezza Informatica

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Ogni azienda, qualunque sia la sua dimensione, deve predisporre una strategia per la sicurezza informatica aziendale, costruita in base al business, al mercato di riferimento e alla presenza di database di dati da gestire.
Anche se è impossibile garantire il 100% della sicurezza si possono raggiungere ottimi livelli di sicurezza attraverso l’informazione e l’informatica.
Il primo passo da fare per la sicurezza informatica aziendale è informare, ovvero creare la cultura della sicurezza, cioè condividere con i dipendenti le linee guida, là dove le azioni di formazione, a volte percepite come inutili, vengono fatte per garantire la sicurezza di tutti nel lungo periodo.

Come migliorarla:

1. Le Password
In materia di sicurezza informatica è necessario che le password non contengano informazioni ovvie e, soprattutto, che i dati di accesso non vengano ceduti. Meglio condividere un file con più account diversi che cedere i dati. Infine, uno dei criteri più sicuri per la scelta delle password è la lunghezza: password lunghe 10-12 caratteri sono al sicuro dagli attacchi più comuni.

2. Proteggere il Wi-Fi
La rete WiFi si può proteggere utilizzando l’ultima versione disponibile di meccanismi per l’autenticazione. Occorre poi utilizzare una chiave ben costruita.

3. Installa software di protezione ed effettuare scansioni periodiche
E’ importante utilizzare software che proteggono il tuo PC e di conseguenza la tua azienda. Gli strumenti che puoi utilizzare sono: gli antivirus e gli antispam.

4. Firewall
Il Firewall indica una componente hardware o software che, utilizzando un certo insieme di regole predefinite, permette di filtrare ed eventualmente bloccare tutto il traffico da e verso una qualsiasi rete di computer.
Un firewall agisce quindi come una sorta di dogana che controlla tutto il traffico che proviene sia dall’interno che dall’esterno di una data rete di computer, lasciando passare solo tutto ciò che rispetta determinate regole, ed è per questo molto sicuro e affidabile!

5. Aggiorna con costanza i software installati
Per aumentale la sicurezza informatica online, aggiorna i software installati, sul PC e sui dispositivi mobile, di frequente. Effettuare queste semplici azioni è uno dei consigli principali per migliorare la tua sicurezza informatica.

6. Esegui con regolarità le copie di backup dei dati
Il backup è un processo fondamentale per prevenire la perdita di dati importanti. Il procedimento copia i dati e i file del tuo dispositivo e li salva in un posto sicuro, come un hard disk esterno o un server remoto. Nel caso di guasti macchina o di infezioni di software malevolo puoi fornire al tecnico IT la tua copia di backup.

7. Crittografia dei dischi
Per crittografia si intende quella tecnica che permette di “cifrare” un messaggio rendendolo incomprensibile a tutti fuorchè al suo destinatario.
In generale i due processi principali che vengono applicati in crittografia si dividono in “cifratura” e “codifica”. La cifratura lavora sulle lettere “individuali” di un alfabeto, mentre una codifica lavora ad un livello semantico più elevato, come può essere una parola o una frase.
L’obiettivo è quello di tradurre il linguaggio del testo chiaro in un nuovo “linguaggio” che non può essere compreso o tradotto senza le informazioni supplementari fornite dalla chiave.

Il nuovo regolamento sulla privacy: GDPR
Dal 25 Maggio 2018 le aziende che raccolgono, memorizzano, elaborano informazioni personali di cittadini dell’Unione Europea, dovranno essere conformi alla normativa del Nuovo regolamento privacy e adottare idonee soluzioni di sicurezza informatica.
Per garantire la riservatezza, l’integrità, la disponibilità e la resilienza dei sistemi e dei servizi di elaborazione, previsti dal GDPR si possono adottare misure pratiche, come la crittografia e l’autenticazione a due fattori.

 

Valuta subito il livello di sicurezza del tuo PC ed inizia a lavorare in tutta tranquillità!

Sicurezza dei siti Web

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Internet ormai è alla portata di tutti, ed ogni giorno escono siti nuovi ed originali, utili per la maggior parte delle persone, ma molto spesso questi siti sono oggetto di attacco da parte di hacker.
Un grosso numero di siti web incoraggia a comprare, e di conseguenza a volte, anche aprire un personale conto online. È molto comodo fare operazioni online, ma è importante sapere che una piattaforma è affidabile prima di digitare il vostro nome, informazioni di credito e password.
Anche solo una piccola fuga di dati (leak) può avere conseguenze serie per le aziende, come ad esempio la diminuzione del fatturato, gravi danni alla reputazione, azioni civili ecc..
Molte imprese, e prima di tutti i negozi online, godono della fiducia di molti clienti, che gli affidano i dati personali e talvolta anche le informazioni del conto e della carta di credito. Questi dati si devono proteggere perché i cyber attacchi sono ormai un problema quotidiano nel business online.

Consigli per una migliore sicurezza del sito web:
1. Avere un sistema sempre aggiornato
La community non smette mai di sviluppare nuovi software open source.
Solitamente i bug e le falle di sicurezza vengono individuati velocemente e altrettanto velocemente vengono risolti. Però si approfitta delle reazioni veloci della community e del team di sviluppo solo se il sistema è, appunto, aggiornato all’ultima versione.

2. Effettuare backup in maniera regolare
Effettuare un backup è un’ottima precauzione anche prima di eseguire update di routine, perché talvolta alcuni file di sistema che erano stati modificati rispetto all’originale vengono sovrascritti.
Un backup regolare di tutti i dati è quindi imprescindibile per ogni impresa.

3. Proteggere i dati di login
Sia i nomi utente sia le password non dovrebbero essere composte da combinazioni facilmente intuibili.
Sembra scontato dire che i dati di accesso devono essere sicuri. Eppure, la quotidianità ci dice qualcosa di ben diverso perché la password più usata resta sempre la sequenza “123456”. Inoltre, molti utenti usano i nomi utente proposti dal sistema come “admin” o “amministratore” che, combinati con password deboli, sono un obiettivo facile per gli hacker.

4. Restare informati
Chi vuole proteggere il suo sito web da hacker o da altri attacchi criminali, dovrebbe informarsi regolarmente su quali siano gli ultimi pericoli scoperti e le falle di sicurezza. Il primo punto di appoggio è naturalmente la community online: sono numerosi i forum che hanno come tema la sicurezza web.
Lì la maggior parte dei rischi per la sicurezza vengono riconosciuti fin da subito, discussi e nel migliore dei casi risolti immediatamente.

Verificare se la connessione di un sito è sicura: I simboli sui browser
Questi sono i simboli che il browser mostra per comunicarci il livello di sicurezza di un sito web e come vanno letti.
Simbolo del lucchetto verde
significa che il sito ha un certificato di sicurezza e che le informazioni ad esso inviate restano private.
Simbolo del cerchio bianco con una “i” nel centro:
significa che il sito non utilizza una connessione privata e, dunque, le informazioni inviate potrebbero essere captate da altri. Se questo simbolo precede l’indirizzo di un sito web e-commerce, ricordate di non inserire dati importanti come quelli della carta di credito o dati sensibili come password.
Simbolo del triangolo rosso con punto esclamativo nel mezzo:
i siti web così contrassegnati non sono sicuri e presentano problemi con la privacy della connessione.

Cosa fare per mantenere sicuro il sito web aziendale: GDPR
Con questo regolamento viene infatti introdotto il principio di responsabilizzazione, secondo il quale il titolare del sito web ha la responsabilità di garantire nel modo migliore possibile la sicurezza dei dati raccolti e di dimostrare all’Ente di controllo l’utilizzo di tecniche adeguate alla natura dei dati.
Questo regolamento, entrato in vigore il 25 maggio, stabilisce anche l’obbligo per il titolare di predisporre di un registro delle attività di trattamento, dove specifica le finalità della raccolta dati, le categorie di dati personali e di soggetti interessati e le misure di sicurezza adottate.

Quindi..
Ogni sito web dovrà pubblicare una cookie policy dettagliata, più complessa di quella che fino a poco tempo fa era accettata e una pagina dedicata alla privacy policy, dove vengono spiegati i diritti degli utenti in base agli articoli di legge previsti dal GDPR, la garanzia all’oblio, le modalità di richiesta dello stesso, l’elenco dei servizi di terze parti che profilano gli utenti durante la navigazione del sito web.

Per maggiori informazioni, contattaci. 

Web Marketing

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Spesso si sente dire che se non sei su internet, non esisti.
In realtà anche semplicemente esserci non basta: proprio come avviene per un negozio fisico, ciò che conta è farsi trovare.
In pratica, avere un sito web e non promuoverlo con le giuste tecniche per attirare visitatori è come non averlo. Ecco perché, per guadagnare online, è essenziale conoscere ed applicare i principi del web marketing.

Che cos’è
l web marketing non è altro che il marketing applicato al web, è sostanzialmente un insieme di strumenti applicati ad una strategia per far crescere gli obiettivi di business di un’azienda, primo fra tutti la vendita dei propri prodotti e/o servizi. Tramite il web marketing, infatti, è possibile individuare su quali canali investire tempo e risorse, capire quali sono le campagne di comunicazione da intraprendere per trasformare i propri utenti in clienti fidelizzati, e tanto altro ancora. Il web marketing è molto conveniente e accessibile. I consumatori possono accedere a prodotti e servizi senza alcuna spesa quando sono collegati ad internet.
Questo elimina i costi legati agli spostamenti per l’acquisto di beni, e permette agli utenti di effettuare un acquisto dalla comodità della propria abitazione.

Obiettivo
Con il termine Web Marketing identifichiamo l’insieme di strategie e di attività di marketing orientate a sfruttare il Web come mezzo di promozione, di comunicazione, di sviluppo e di consolidamento dei rapporti commerciali con i clienti, i partner e gli sponsor e come mezzo per offrire un servizio di customer care in tempo reale. Il Web Marketing ha come obbiettivo:

1. La vendita
2. La distribuzione
3. La promozione
4. La relazione
5. L’assistenza

Vantaggi:
La tua azienda può trarre enormi benefici da queste attività, rispetto al marketing tradizionale online tutto è misurabile, quindi ogni azienda può verificare e regolare le sue strategie per raggiungere risultati straordinari con queste attività, perché:
È un commercio interamente gestito on line che consente ad un’impresa di affacciarsi alla finestra di un mercato sempre più globalizzato e concorrenziale, usando un semplice pc.
È una pratica in via di consolidamento che permette di mantenere prezzi competitivi a fronte di uno snellimento dei processi di gestione e di profitti interessanti
Consente di realizzare strategie di one-to-one marketing proponendo prodotti e promozioni specifici per ogni tipologia di consumatore.
È un modo di fare commercio che investe la quasi totalità dei prodotti presenti sul mercato tradizionale e che avvicina il produttore al consumatore sempre più attento a sconti e promozioni.
Non necessita di investimenti troppo onerosi.
Permette di vendere prodotti senza che il venditore li abbia realmente in magazzino (dropshipping). In tal modo si può offrire al consumatore la possibilità di scegliere tra migliaia di prodotti e cataloghi che altrimenti non potrebbero essere visionati di persona in un negozio tradizionale.
Il numero di italiani che compra on line è di 12 milioni con un trend di crescita del 20% nel 2011 grazie anche alla maggiore fiducia nell’utilizzo delle carte di credito per gli acquisti on line.

Il fine:
Il web marketing è oramai una delle migliori tecniche per far sviluppare e crescere la propria azienda, attuando una comunicazione pubblicitaria mirata allo sviluppo della propria brand reputation e brand awareness.
Ovviamente per ottenere i risultati sperati è bene rivolgersi ad agenzie web marketing specializzate e di consolidata presenza sul territorio.

per maggiori informazioni contattaci.

Software

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Il termine deriva dall’unione dei due termini inglesi soft, ovvero morbido, e ware, componente.
Ma che cos’è il software? Il software, in pratica, non indica altro che i vari programmi appartenenti ad una ben specifica piattaforma, che a loro volta non sono altro che una certa sequenza di istruzioni messe tutte insieme per svolgere un determinato compito. È proprio quindi grazie al software che l’hardware utilizzato “prende vita”, infatti senza software non sarebbe mai possibile utilizzare un computer, ma neanche uno smartphone, un tablet, una smart TV e, in generale, un qualsiasi altro tipo di dispositivo tecnologico.
In commercio, tuttavia, esistono diverse tipologie di programmi, ma di solito, quelli più comunemente usati per un computer, sono su per giù:

• Gli elaboratori di testi, come ad esempio Word, che consentono di “trasformare” il computer in una sorta di macchina da scrivere mediante la quale è possibile creare testi anche molto complessi.
• Gli elaboratori di fogli elettronici, come ad esempio Excel, che tramite il computer consentono di svolgere qualsiasi tipo di calcolo rappresentando i risultati anche mediante grafici o semplici diagrammi.
• I programmi che permettono di creare delle più o meno complicate presentazioni, come ad esempio PowerPoint.
• I programmi che consentono di creare e gestire grandi quantità di dati, come ad esempio Access.
• I programmi che permettono di navigare su Internet, chiamati in gergo browser, come ad esempio Edge, Chrome o Mozilla Firefox.
• I programmi che, tramite Internet, consentono di inviare e ricevere dei messaggi di posta elettronica, conosciuti solitamente con il nome di client email.
• I programmi che consentono di guardare video o film, ascoltare la radio e/o la propria musica preferita, ma anche di creare, modificare o gestire immagini e fotografie, chiamati tutti solitamente programmi multimediali.
• I programmi che permettono di divertirsi interagendo con il proprio computer, chiamati semplicemente videogiochi.
• E, infine, i programmi che consentono di proteggere il proprio PC da pericolosi virus informatici, chiamati, per l’appunto, programmi antivirus.

Quante tipologie di Software esistono?
In generale, i software possono essere classificati in base alla loro funzione, in base al tipo di licenza con la quale vengono distribuiti, che normalmente può essere gratuita o a pagamento, in base al sistema operativo sopra il quale devono essere installati, in base al tipo di interfaccia con la quale interagire per poterli usare, in base al fatto se devono essere installati o meno sul PC, ed anche in base al fatto se possono essere eseguiti su un unico computer oppure se possono essere eseguiti pure attraverso una rete di computer.
Se invece si guarda al grado di utilizzabilità e prossimità rispetto all’utente, generalmente i software possono essere classificati in base a quattro ben distinte tipologie:

1. La prima, chiamata firmware, che sostanzialmente permette all’hardware di un dispositivo di dialogare con il software di quel dispositivo.
2. La seconda, chiamata software di base o software di sistema, (Windows ad esempio) che rappresenta proprio quella particolare tipologia di software che permette di usare l’hardware presente su un qualunque PC.
3. La terza, chiamata driver, che permette ad un determinato sistema operativo di dialogare con un ben precisato dispositivo hardware.
4. La quarta, chiamata software applicativo o più semplicemente programma, che mediante un appropriato sistema operativo consente di utilizzare un determinato computer proprio come si fa normalmente tutti i giorni, attraverso quindi programmi del tipo Word, Excel, PowerPoint, Internet Explorer, e via dicendo.

Ogni azienda di qualsiasi settore deve rendersi conto che avvalersi di sistemi informatici, che consentono l’ottimizzazione della gestione aziendale, è una realtà alla quale non si può fare a meno e che permette di liberare risorse umane verso aree aziendali più critiche come il marketing o il customer service.
L’inefficienza aziendale è una delle cause principali di fallimento o di mancata massimizzazione delle potenzialità di mercato delle aziende in Italia.
Molte imprese si avvalgono ancora di un forte utilizzo di capitale umano nella gestione delle procedure aziendali senza sfruttare a pieno i vantaggi derivanti da sistemi informatici.
Dal punto di vista del marketing, un software gestionale è una fonte preziosa di dati sui clienti. Per esempio, l’esportazione e/o integrazione su un CRM di alcuni dati, sia anagrafici sia quantitativi sul numero di vendite, ordini e fatturato, permette di tenere sempre sotto controllo la posizione di ogni cliente e avere degli input concreti su come gestire la relazione con lo stesso.

Per qualsiasi richiesta relativa alla realizzazione Software, contattaci.

Content Marketing

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Fare Content Marketing significa creare contenuti per attrarre clienti verso il tuo sito, la tua attività ecc.
Content Marketing is king: è il nuovo slogan che si sta diffondendo: i digital marketer e le aziende hanno scoperto l’importanza di utilizzare il contenuto di qualità, (in grado di educare, spiegare, divertire, informare, intrattenere) per attrarre visitatori, aumentare contatti qualificati e contratti, generare fatturato, fidelizzare i clienti e trasformarli in promotori spontanei del proprio brand.
Quindi…il Content Marketing è una forma di marketing che prevede la creazione e la condivisione di contenuti finalizzati all’acquisizione e al mantenimento di clienti.
I contenuti possono essere di diverse forme: articoli, infografiche, video, guide, seminari, webinar, Q&A.
Lo scopo del Content Marketing non è direttamente vendere ma informare il cliente per generare con esso una relazione stabile fruttuosa e duratura.

Fondamentale sapere che..
1. Il tuo potenziale cliente o elettore, non cerca pubblicità martellanti, non cerca spot ammiccanti, non cerca cartelloni o volantini, ma vuole qualcosa di più in grado di legarlo alla tua azienda o alla tua persona durante tutto il percorso di scelta del servizio-prodotto ed oltre: il processo di selezione, d’acquisto e prova diventa un’esperienza.
2. Il tuo pubblico non vuole essere interrotto ma attratto.
Siamo passati dalle tecniche pubblicitarie di tipo interruttivo a strategie meno invasive e martellanti che cercano il permesso della tua audience potenziale: il Content Marketing è in grado di calamitare il tuo cliente.
3. La dimensione dell’azienda è relativa: l’essere coinvolgenti non equivale ad avere a disposizione grossi budget. Questo non significa che la creazione di contenuto di qualità sia low cost: produrre ad esempio una ricerca scientifica può essere un’attività impegnativa, ed anche mantenere un blog od interagire con una community non è a costo zero. Non significa neanche che le risorse economiche non siano in grado di influire sul risultato di una campagna. Significa solo che esistono meno barriere e con una buona strategia si possono raggiungere obiettivi interessanti attaccando le nicchie con costi notevolmente inferiori rispetto alla pubblicità tradizionale.

Banalmente, possiamo dire che se gli utenti sono attratti dai contenuti forniti, è molto più probabile che essi siano disposti a lasciare le loro informazioni di contatto. In più, offrendo costantemente contenuti di ottima qualità, le aziende riescono a generare interesse per il loro sito web e a invogliare gli utenti a visitare regolarmente la pagina.

Come si fa un piano di Content Marketing?
Ogni azione di Content Marketing va sviluppata sul medio o lungo periodo ed inserita in una precisa strategia. Con questa potrai misurare i risultati e controllare l’effettivo ritorno dell’investimento.
Un piano di Content Marketing efficace deve rispondere a queste 3 domande:

  1. Quali benefici intendi apportare al tuo business?
  2. Qual è il target di riferimento?
  3. Da cosa sono coinvolti?

La creazione di un piano editoriale che si rispetti prevede una programmazione precisa delle attività da seguire. In sostanza devi creare un vero e proprio calendario in cui definisci giorno per giorno (o anche mensilmente) quali argomenti trattare, le principali keywords ed eventuali link di approfondimento.
Ad esempio:

  1. Definizione degli obiettivi
  2. Analisi e definizione del target di riferimento.
  3. Scelta dei canali.
  4. Scelta degli strumenti da utilizzare.
  5. Stesura del calendario editoriale.

Tante aziende fanno Content marketing, molte meno nel modo giusto.
Costruire un piano organizzato a partire dagli step descritti implica impegno, competenze e costanza nell’applicarlo, ma è il modo migliore per ottenere risultati in crescendo, anno dopo anno.

Per maggiori informazioni, contattaci.

 

La manutenzione dei computer

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Chiunque possieda un computer dovrebbe sapere che periodicamente è opportuno prendersene cura; questo permette di mantenere tutto in perfetto stato e consente anche il corretto funzionamento di ogni periferica e di ogni programma.

1. La manutenzione ordinaria:
La manutenzione ordinaria del computer comprende alcune operazioni fondamentali.
La prima, che va svolta anche ogni settimana, consiste nella scansione tramite un buon programma antivirus. L’antivirus deve essere sempre attivo sul nostro computer, soprattutto se utilizziamo internet quotidianamente; perché il programma svolga le sue funzioni è anche importante che sia periodicamente aggiornato, cosa che si può impostare in modo che avvenga automaticamente. Tale scansione permette di rimuovere i file sospetti, e anche quelli effettivamente infetti. Oltre alla scansione è opportuno, almeno una volta ogni 2-3 mesi, effettuare la pulizia del disco. Qualsiasi sistema operativo contiene delle utility che svolgono questo servizio egregiamente, che possono anche essere schedulate, in modo che avvengano in automatico, durante la notte o in momenti di inattività del computer.

2. La manutenzione straordinaria:
Alcune volte il computer tende a rallentare l’avvio, o alcuni programmi non funzionano correttamente o hanno bisogno di essere aggiornati. Per mantenere il proprio computer sempre in perfetto funzionamento occorre effettuare una pulizia interna almeno una volta all’anno. Può capitare infatti che i rallentamenti siano dovuti a problematiche relative al disco fisso, che mostra degli errori o dei settori danneggiati; in questa situazione la cosa migliore da fare consiste nel salvare i dati su un altro dispositivo, per poi formattare l’Hard disk principale e reinstallare il sistema operativo e tutti i programmi. Periodicamente è anche importante aggiornare i driver del pc e di tutte le periferiche, soprattutto se si fa uso di particolari programmi, o se si ama giocare con i giochi del momento.
Ameno che non si voglia comprarne uno nuovo più bello e più potente, un computer, con l’adeguata manutenzione, può durare a lungo e servire per ogni tipo di lavoro o attività con piena efficienza.
Il computer portatile

Di seguito vediamo 5 cose da fare per la manutenzione del portatile:
a) Trattarlo con cura:
Pare banale dirlo ma è ovvio che la base della manutenzione è quella di un uso attento e prudente. Per fortuna, la maggior parte dei componenti possono essere facilmente sostituiti.
Il problema principale è l’usura dell’hard disk che rimane, insieme allo schermo, la parte più fragile di un portatile che può rompersi se viene scosso o subire urti.
b) Pulirlo in modo da tenere lo sporco lontano dalle prese, dai dissipatori e dai bocchettoni d’aria:
I computer attraggono sporcizia naturalmente a causa dei ventilatori e degli spazi interni ai tasti.
Non è solo questione di igiene, la polvere ostruisce le aperture d’aria e fa surriscaldare il computer rovinandolo.
Mantenere l’hardware interno al fresco aumenta in modo significativo la sua vita.
c) Mantenere il sistema operativo snello e libero da pesi:
Se un computer diventa lento, la colpa non è della vecchiaia ma dell’uso frequente del pc.
La cosa importante è limitare il più possibile i programmi che si avviano automaticamente all’accensione del computer e gestire al meglio l’avvio di Windows.
d) Eseguire regolari aggiornamenti dei programmi e del sistema operativo:
Nessun sistema operativo o programma è perfetto, ma con ogni aggiornamento, i problemi diventano un po’ meno e, a volte, vengono aggiunte nuove funzionalità.
L’aggiornamento software di un computer è la base della sua manutenzione.
e) Aggiornare l’hardware del computer portatile:
Per la maggior parte delle persone, l’aggiornamento hardware portatile sembra una cosa impossibile mentre invece non è così.
Nella maggior parte dei portatili è infatti possibile sostituire l’hard disk a stato solido SSD.
Si può spostare Windows nel disco SSD e vederlo volare letteralmente rispetto a prima.
Avere un disco SSD nel portatile non solo lo farà andare nettamente più veloce, ma lo farà anche durare di più, diventando meno vulnerabile a possibili rotture dell’hard disk meccanico usato fino ora. Inoltre si può aggiungere più RAM facilmente, aumentandola con un altro banco di memoria.
Aumentata la RAM magari fino a 6 o 8 GB, si può poi installare un sistema operativo a 64 bit e sfruttare il computer a piena potenza.

Prevenire è sempre meglio che curare.

Per maggiori informazioni o se pensi di aver bisogno del nostro aiuto per la manutenzione del tuo computer, contattaci.

INFLUENZA DEI SOCIAL NETWORK

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Internet e i social network hanno rivoluzionato la società e negli ultimi anni influenzano le nostre vite se non addirittura ne prendono il totale controllo.

Queste piattaforme sono dei siti internet che permettono l’incontro tra due o più persone per scambiarsi messaggi, foto, video etc.

È vero che possiamo analizzare degli aspetti positivi nei social come ad esempio:

  1. Aumento della comunicazione;
  2. Opportunità per aziende pubbliche o private di farsi conoscere;
  3. Maggiore informazione su cosa accade nel mondo in tempo reale;
  4. Apprendimento di maggiori informazioni su argomenti che si vogliono approfondire;
  5. Crescita dell’autostima

Ma a dire la verità, nell’ utilizzo dei social, possiamo trovare anche degli aspetti negativi:

  1. Dipendenza da un qualsiasi tipo di social network;
  2. Perdita della privacy quindi di dati personali;
  3. Aggressività intesa come cyberbullismo, stalking etc
  4. Mistificazione della realtà;
  5. Recezione parziale delle informazioni.

 

Il problema non è l’uso dei social network perché ormai fanno parte della nostra vita ed è difficile immaginare un giorno senza internet, l’importante è l’uso eccessivo che ogni persona ne fa. Internet e qualsiasi piattaforma sono degli strumenti utili ma allo stesso tempo sono degli elementi di “distruzione”. Quante persone sono influenzate dai famosi “like” su facebook, o dai “follower” su twitter e instagram. Possiamo dire che ormai i social dominano la nostra vita e la influenzano.

Queste piattaforme fanno parte della nostra vita quotidiana ed è un problema perché alterano la nostra realtà. Dipendiamo totalmente dai social network, passiamo la maggior parte del nostro tempo libero davanti al telefono o al pc.

L’unica soluzione è imparare ad usare i social con consapevolezza non dimenticando mai che la vita vera è un’altra cosa e non stare seduti per ore davanti ad un computer.

 

IL MARCHIO REGISTRATO

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Il marchio è un “segno” rappresentato graficamente con parole, disegni, cifre e lettere usato per distinguere e valorizzare i propri prodotti e servizi da quelli di eventuali concorrenti.

In Italia è disciplinato dagli articoli da 7 a 28 del Codice della proprietà industriale.

Esistono diverse tipologie di marchio:

  1. Marchio non registrato: è un marchio di fatto cioè non è registrato presso l’ufficio brevetti e marchi, gestito dal ministero dello sviluppo economico. Chi usa un marchio di fatto non gode della tutela giuridica che deriva dalla registrazione e inoltre rischia alcuni inconvenienti, ad esempio la contraffazione;
  2. Marchio registrato: è un segno che gode di diritto di privativa che consente al titolare di utilizzare il marchio in modo esclusivo, si estende nei paesi in cui il marchio è stato registrato attraverso alcune procedure che prevedono con un unico deposito la tutela per più nazioni aderenti. I diritti di privativa hanno una durata limitata;
  3. Marchio forte: ha una notevole originalità e capacità distintiva con il prodotto o servizio a cui si riferisce;
  4. Marchio debole: presenta una minore originalità cioè ha una diretta relazione con il prodotto o servizio che sta rappresentando;
  5. Marchio individuale: distingue il singolo prodotto o servizio di un imprenditore;
  6. Marchio collettivo: garantisce l’origine, la natura e la qualità di determinati prodotti o servizi.

Il logo che si intende registrare come marchio, per essere tutelato giuridicamente, deve possedere dei requisiti di tutela:

  • Originalità: deve avere carattere distintivo cioè deve consentire di individuare il prodotto pubblicizzato in modo da distinguerlo fra tutti i prodotti dello stesso genere, presenti sul mercato;
  • Verità: nel marchio non deve essere inserito alcun segno idoneo a ingannare il pubblico in particolare sulla natura, la qualità e la provenienza geografica del prodotto o del servizio;
  • Novità: non deve essere stato usato in precedenza come marchio per pubblicizzare prodotti/servizi simili o uguali;
  • Liceità: non deve contenere segni contrari alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume.

 

Se hai bisogno di ulteriori informazioni o vuoi creare il tuo marchio personalizzato, contattaci!

BRAND IDENTITY

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La brand identity è l’insieme degli elementi grafici e comunicativi che determinano la reputazione di un’attività, riflette l’orientamento e gli obiettivi dell’azienda, oltre che la personalità e i valori.

Il brand racchiude una serie di sensazioni che gli individui gli attribuiscono che possono essere positive o negative, può evocare fiducia, sicurezza o può trasmettere dei valori ai propri utenti. Ci sono diverse fasi per lo sviluppo di questa identità:

  1. Confrontarsi con il cliente: fare uno o più incontri con il cliente e cercare di capire quale immagine vuole dare al suo marchio e che cosa lo rappresenta meglio;
  2. Raccogliere informazioni: una volta capito come il cliente vuole presentare la propria azienda, bisogna visualizzare ciò che il brand deve trasmettere ai possibili acquirenti cercando una serie di immagini che possano evocare dei sentimenti legati al brand come oggetti, colori e materiali;
  3. Creazione del logo: questo è il passaggio più complesso poiché o il cliente ha già un’idea di che nome dare al proprio brand o bisogna progettarlo, verificando se non esiste già come marchio, cercando un nome originale e definirlo in termini semplici e facilmente comprensibili;
  4. Correttezza grafica: un brand non può essere costruito a proprio piacere ma deve servire per la stesura di un’immagine coordinata e inserito in tutte le comunicazioni aziendali. Nella creazione del logo si può inserire anche un payoff cioè uno slogan che solitamente non è più lungo di quattro parole poiché deve sempre avere un peso visivo minore rispetto al logo;
  5. Pianificare un brand strategy: prima di tutto bisogna definire il target: il tipo di cliente, l’età, desideri, situazione sociale e luogo demografico. Dopo di che bisogna cercare di coinvolgere i clienti con attività/ strategie social.

Nella creazione di una brand identity bisogna sempre tenere conto di due parole chiave: chiarezza cioè definire tutti gli elementi del brand a partire dal percorso ideativo, coerenza perché è importante trasmettere in maniera univoca la stessa immagine in tutti in media e in tutti i tipi di utilizzo.

Per avere più informazioni, contattaci. Saremo felici di aiutarti!

seo

I tools per posizionare un sito sui motori di ricerca

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Come sappiamo, la SEO rappresenta tutta l’attività volta a migliorare l’indicizzazione su Google e a posizionare un sito sui motori di ricerca; per rendere il lavoro efficace, c’è bisogno di tempo, lavoro, alcune accortezze e una pianificazione dettagliata. Ci sono tuttavia una serie di strumenti che possono venirci in aiuto per posizionare un sito sui motori di ricerca, in particolare per monitorare l’andamento delle operazioni di SEO: si tratta dei tools che Google mette a disposizione gratuitamente online. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e come utilizzarli nel modo più efficace.

Che cosa sono i tools

Cominciamo con lo spiegare che cosa sono i tools: si tratta di strumenti realizzati da Google, accessibili in modo gratuito e che consentono di ottenere molte informazioni sul proprio sito web, alcune importanti ai fini dell’indicizzazione. Una grossa parte del lavoro di posizionare un sito sui motori di ricerca, riguarda infatti il monitoraggio dei dati e l’analisi del sito web stesso, ai fini di eliminare eventuali problematiche e migliorare le pagine che sono ottimizzate. Vediamo i 3 principali tools messi a disposizione da Google.

Google Analytics

Il primo per importanza e per diffusione è sicuramente Google Analytics: collegando il vostro sito con questo tool, avrete subito a disposizione una serie di dati importantissimi che vi saranno sicuramente utili per posizionare un sito sui motori di ricerca. Le funzioni principali di questo tool gratuito sono le seguenti:

  • Informazioni in tempo reale sul comportamenti degli utenti online.
  • Informazioni sul tipo di persone che visitano il vostro sito.
  • Informazioni sulle sorgenti di traffico, ossia da dove arriva il traffico sul tuo sito web.
  • Informazioni sulle pagine del tuo sito più frequentate.
  • Informazioni sulle conversioni, come acquisti online, registrazione ecc.

Google Webmasters

Un altro tool interessante per posizionare un sito sui motori di ricerca è questo: dovete semplicemente iscriversi e collegare il vostro sito, per avere subito accesso a uno degli strumenti SEO più utili in assoluto. Potrete infatti consultare alcune delle informazioni di Google sul vostro sito web e potrete quindi capire come il motore di ricerca “vede” le varie pagine del vostro sito web: Google Webmasters visualizza eventuali errori di scansione e malware, mostra le query di ricerca e aiuta a migliorare l’indicizzazione del sito web offrendo una serie di soluzioni utili.

Sitemap

Una sitemap non è altro che un file che contiene un elenco con tutte le pagine di un sito web: inviare la sitemap del tuo sito direttamente a Google è un ottimo modo per posizionare un sito sui motori di ricerca perché fornirai informazioni importanti e facili da leggere. Il modo migliore per assicurarsi che Google sia a conoscenza di tutte le pagine del tuo sito è inviare tu stesso la sitemap: questo consente di migliorare la velocità di scansione e quindi il posizionamento nella SERP. Siccome si tratta di un procedimento non alla portata di tutti, avrai bisogno della tua web agency di fiducia per utilizzare questo strumento al meglio.

 

Per maggiori informazioni o per migliorare il posizionamento del tuo sito clicca qui

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