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Il termine deriva dall’unione dei due termini inglesi soft, ovvero morbido, e ware, componente.
Ma che cos’è il software? Il software, in pratica, non indica altro che i vari programmi appartenenti ad una ben specifica piattaforma, che a loro volta non sono altro che una certa sequenza di istruzioni messe tutte insieme per svolgere un determinato compito. È proprio quindi grazie al software che l’hardware utilizzato “prende vita”, infatti senza software non sarebbe mai possibile utilizzare un computer, ma neanche uno smartphone, un tablet, una smart TV e, in generale, un qualsiasi altro tipo di dispositivo tecnologico.
In commercio, tuttavia, esistono diverse tipologie di programmi, ma di solito, quelli più comunemente usati per un computer, sono su per giù:

• Gli elaboratori di testi, come ad esempio Word, che consentono di “trasformare” il computer in una sorta di macchina da scrivere mediante la quale è possibile creare testi anche molto complessi.
• Gli elaboratori di fogli elettronici, come ad esempio Excel, che tramite il computer consentono di svolgere qualsiasi tipo di calcolo rappresentando i risultati anche mediante grafici o semplici diagrammi.
• I programmi che permettono di creare delle più o meno complicate presentazioni, come ad esempio PowerPoint.
• I programmi che consentono di creare e gestire grandi quantità di dati, come ad esempio Access.
• I programmi che permettono di navigare su Internet, chiamati in gergo browser, come ad esempio Edge, Chrome o Mozilla Firefox.
• I programmi che, tramite Internet, consentono di inviare e ricevere dei messaggi di posta elettronica, conosciuti solitamente con il nome di client email.
• I programmi che consentono di guardare video o film, ascoltare la radio e/o la propria musica preferita, ma anche di creare, modificare o gestire immagini e fotografie, chiamati tutti solitamente programmi multimediali.
• I programmi che permettono di divertirsi interagendo con il proprio computer, chiamati semplicemente videogiochi.
• E, infine, i programmi che consentono di proteggere il proprio PC da pericolosi virus informatici, chiamati, per l’appunto, programmi antivirus.

Quante tipologie di Software esistono?
In generale, i software possono essere classificati in base alla loro funzione, in base al tipo di licenza con la quale vengono distribuiti, che normalmente può essere gratuita o a pagamento, in base al sistema operativo sopra il quale devono essere installati, in base al tipo di interfaccia con la quale interagire per poterli usare, in base al fatto se devono essere installati o meno sul PC, ed anche in base al fatto se possono essere eseguiti su un unico computer oppure se possono essere eseguiti pure attraverso una rete di computer.
Se invece si guarda al grado di utilizzabilità e prossimità rispetto all’utente, generalmente i software possono essere classificati in base a quattro ben distinte tipologie:

1. La prima, chiamata firmware, che sostanzialmente permette all’hardware di un dispositivo di dialogare con il software di quel dispositivo.
2. La seconda, chiamata software di base o software di sistema, (Windows ad esempio) che rappresenta proprio quella particolare tipologia di software che permette di usare l’hardware presente su un qualunque PC.
3. La terza, chiamata driver, che permette ad un determinato sistema operativo di dialogare con un ben precisato dispositivo hardware.
4. La quarta, chiamata software applicativo o più semplicemente programma, che mediante un appropriato sistema operativo consente di utilizzare un determinato computer proprio come si fa normalmente tutti i giorni, attraverso quindi programmi del tipo Word, Excel, PowerPoint, Internet Explorer, e via dicendo.

Ogni azienda di qualsiasi settore deve rendersi conto che avvalersi di sistemi informatici, che consentono l’ottimizzazione della gestione aziendale, è una realtà alla quale non si può fare a meno e che permette di liberare risorse umane verso aree aziendali più critiche come il marketing o il customer service.
L’inefficienza aziendale è una delle cause principali di fallimento o di mancata massimizzazione delle potenzialità di mercato delle aziende in Italia.
Molte imprese si avvalgono ancora di un forte utilizzo di capitale umano nella gestione delle procedure aziendali senza sfruttare a pieno i vantaggi derivanti da sistemi informatici.
Dal punto di vista del marketing, un software gestionale è una fonte preziosa di dati sui clienti. Per esempio, l’esportazione e/o integrazione su un CRM di alcuni dati, sia anagrafici sia quantitativi sul numero di vendite, ordini e fatturato, permette di tenere sempre sotto controllo la posizione di ogni cliente e avere degli input concreti su come gestire la relazione con lo stesso.

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